JAZZ

Queste fotografie ci offrono, di ogni musicista, come una biografia diversa da quella ufficiale, una sintesi visiva, una sorta di faccia-riassunto, che diventa anche testimonianza del nostro tempo, del tempo complesso in cui sono stati realizzati questi scatti (la fine dei Settanta, per esempio). Tutto ciò è stato possibile solo concentrando l’attenzione sull’alfabeto del volto, per cogliere il segno che ne svela il segreto. Ciascuno con il suo stile. Maurizio Buscarino con la severità e l’esattezza dei suoi chiaroscuri, immagini sospese tra luce e buio, che lo hanno reso noto in tutto il mondo come fotografo di teatro; in questi ritratti di musicisti si ritrovano la traccia e il pensiero proprio dei suoi lavori più celebri. Federico, invece, sceglie anche il colore come cifra del suo stile, quasi a volere restituirci, con la purezza e la chiarezza del suo sguardo, ciò che accade di fronte a lui, attraverso immagini che si stemperano in poesia, dove la scrittura non predomina sul soggetto.

Corrado Benigni